E’ morto
ieri sera a Roma l’ultimo dei costituenti e il senatore a vita più anziano in
carica, Emilio Colombo. Aveva 93 anni e nella sua vita aveva ricoperto ruoli di
primo piano nella politica italiana e non solo. Classe 1920, Colombo nasce a
Potenza, in Basilicata, regione che diventerà la sua terra di dominio politico incontrastato.
Laureato in giurisprudenza e proveniente dalla Gioventù di Azione Cattolica,
viene eletto all’ Assemblea Costituente a soli 26 anni. Nel 1948 è già deputato.
Nel 1970 diventa Presidente del Consiglio e lo rimarrà per due anni, fino al
1972. Prima di ricoprire la carica massima del governo era stato Ministro in
vari ambiti, da Agricoltura e foreste a Industria e commercio fino agli Esteri,
nonché sottosegretario.
La sua
esperienza politica supera i confini nazionali e arriva a occupare la sedia di
Bruxelles, come presidente del Parlamento europeo nel 1977 e poi di nuovo nel
79. Importante il suo ruolo anche nei negoziati con la Francia all’epoca della
politica della “sedia vuota” inaugurata da De Gaulle.
L’unico buco
nero di una carriera politica di successi è stato probabilmente la mancata
elezione al Parlamento del 2001, quando si presentò con Democrazia Europea, ma
venne ricompensato due anni dopo con la nomina a Senatore a vita.
Nel 2003 la
carriera di Colombo viene macchiata da sospetti sul suo uso di stupefacenti,
legato ad un’inchiesta su un giro di droga. Colombo ammette che l’utilizzo di
coca era a scopo terapeutico.
Il 15 marzo scorso
è stato Presidente provvisorio dell’assemblea, in quanto anagraficamente più
anziano, nella seduta di apertura della XVII legislatura.
Lisa D'Ignazio
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