"Il problema principale che abbiamo ora in Honduras e' che nessuno crede piu' al governo, perche' ha dimostrato di non essere capace di risolvere i problemi nel settore sanitario e di rispondere alle necessita' delle persone piu' vulnerabili. L'unica cosa che ha fatto e' affrontare la questione con l'esercito e la polizia: questo ha avuto il solo risultato di incutere timore nelle persone. Intanto la crisi provocata dal Covid-19 peggiora, e noi siamo preoccupati": a parlare con l'agenzia Dire e' Carlos Leiva, direttore del Centro de Investigacion y Promocion de los Derechos Humanos (Ciprodeh) dell'Honduras. Di base nella capitale Tegucigalpa, l'organizzazione si occupa da oltre 30 anni di monitorare il rispetto dei diritti umani e promuovere l'inclusione sociale nel Paese centroamericano. La scorsa settimana, insieme ad altre organizzazioni locali, il Ciprodeh ha pubblicato un dossier intitolato 'Estado critico de la nacion en tiempos de Covid-19'. Il report esamina le misure imposte dall'esecutivo del presidente Juan Orlando Hernandez per contenere la diffusione del virus, tra le quali l'introduzione dello stato di emergenza e l'obbligo del confinamento domestico. Secondo Leiva la situazione nel Paese e' critica: "Il numero di casi confermati puo' sembrare basso, circa 450. In realta' siamo il Paese dell'America centrale ad aver eseguito meno test. E' probabile che il numero reale sia molto piu' elevato". Secondo il dirigente del Ciprodeh, l'imposizione di restrizioni rigide ha messo a nudo molti dei problemi sociali del Paese. "Il 70% della popolazione honduregna vive di economia informale" dice Leiva. "Le conseguenze del non poter uscire di casa in questo contesto sono tremende". Secondo il dirigente, nel Paese "si sta violando il diritto basilare all'alimentazione delle persone". La gente e' anche scesa in strada, nonostante le restrizioni, per cercare cibo. "La polizia - riferisce Leiva - ha reagito lanciando lacrimogeni e maltrattando persone che non possono fare altrimenti, perche' in casa non hanno da mangiare". L'atteggiamento delle forze dell'ordine sarebbe uno degli aspetti piu' critici della fase che sta vivendo il Paese, al punto che il Ciprodeh ha messo a disposizione della popolazione un registro per denunciare le violenze di esercito e polizia.
Basta ipocrisia. Sulla scuola servono poche regole obbligatorie
Non e' una cantante ne' una youtuber,
Appena arrivato al campo sportivo Paride Tilesi di Amatrice
In Bielorussia, si moltiplicano le mobilitazioni dei cittadini contro il governo Lukashenko.
Navigando tra Scilla e Cariddi,
Sono arrivati al decimo giorno di cammino, gli esponenti
Ora lasciateci lavorare. La scuola sara' migliore e piu' nuova
I manifestanti pro-democrazia hanno sfilato oggi nel centro di Hong Kong, sventolando bandiere e cartelli per invocare l'indipendenza della regione.
Con Aboubakar Soumahoro per gli invisibili
Il municipio della città di Anversa, nel nord del Belgio
Migliaia di persone a Hong Kong hanno sfidato il divieto a manifestare per commemorare i 31 anni dal massacro di piazza Tienanmen
La comunita' scientifica non la esclude, non e' certa la seconda ondata, chiaramente noi ci auguriamo
Minacce di morte (e lo spettro di Jamal Khashoggi) per chi si oppone a Neom,
L'Italia Team scende di nuovo in campo
Buongiorno Milano, oggi dal Duomo, accanto alla nostra Madonnina.
Non interrompere la ricerca delle oltre 61.000 persone