Dopo che 30 persone del gruppo Intecs-ex Technolabs sono state mandate a casa, non è finito il calvario per i lavoratori dell'azienda.
Circa 20 persone sono infatti finite in cassa integrazione, una condizione che si estende ad un numero più ampio ed imprecisato di lavoratori visto che la cassa è a rotazione. Il futuro si fa più incerto se aggiungiamo che i lavoratori dell'azienda non hanno ricevuto lo stipendio del mese di gennaio e nemmeno i versamenti su Cometa, il fondo pensione per l'industria metalmeccanica.
Mentre Intecs-ex Technolabs
rimane ferma sul piede di guerra e non è disposta a nessun tipo di dialogo con sindacati e
lavoratori, i quali licenziati e non, vedono il proprio posto di lavoro ogni
giorno sempre più precario, sembrerebbe che uno dei nodi della matassa si va
sciogliendo.
I licenziamenti da cui è
partita la tragedia ex-Technolabs sarebbero la condizione posta dall'ingresso
di un fondo nel pacchetto azionario dell'azienda, che viste le proprie pessime
condizioni finanziarie non poteva che accettare.
Una delle tante storie di
crisi dell'industria italiana è agli epiloghi in una città come l'Aquila che
attende come una manna ogni forma di ricostruzione anche lavorativa e in un
complesso quello dell'ex-Italtel, simbolo oltre che della primavera industriale
aquilana anche del suo inverno.
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